LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo proposto da Manuel Paolino
Spleen

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Quando il cielo basso e greve pesa come un coperchio

Sullo spirito sofferente in preda a lunghi affanni,

Tale che l’orizzonte abbracciando tutto il cerchio

Ci versa addosso un giorno nero più cupo delle notti;

 

Quando la terra è trasformata in un’umida prigione,

Dove la Speranza, come un pipistrello,

Se ne va sbattendo contro i muri con la sua ala timida

E picchiando la testa sui soffitti marcescenti;

 

Quando la pioggia distendendo le sue immense strisce

D’una vasta prigione imita le sbarre,

E un popolo muto d’infami ragni

Tende le sue reti in fondo ai nostri cervelli,

 

Delle campane improvvisamente sbattono con furia

E lanciano verso il cielo un orrendo urlo,

Simili a degli spiriti erranti e senza patria

Che si mettono a gemere ostinati.

 

– E dei lunghi trasporti funebri, senza tamburi né melodia,

Sfilano lentamente nella mia anima; la Speranza,

Vinta, piange, e l’Angoscia atroce, dispotica,

Sul mio cranio inclinato pianta il suo nero vassillo. 

 

(Tratto da I Fiori del male - Spleen e ideale, traduzione di Manuel Paolino)

 

 

 

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.